C’è un proverbio
toscano che dice: “L’Epifania, tutte le feste le porta via; Sant’Antonino le
riavvia”.
Si tratta di S. Antonio Abate, la cui festa ricorre il 17 gennaio e dà inizio
al Carnevale.
S. Antonio Abate è però soprattutto il protettore degli animali. Viene sempre
raffigurato con molti animali domestici attorno, tra i quali un bel porcello.
Il suino è stato l’animale che in certo modo ha traghettato l'Europa cristiana dal
medioevo all’epoca contemporanea. La sua carne, fresca, salata, affumicata,
essiccata, insaccata, ha permesso la sopravvivenza dell’uomo, in un’epoca in
cui non c’era il frigo o il congelatore. Carne squisita, calorica e sempre
disponibile, in ogni stagione. E tutta necessaria: “Del maiale non si butta via
niente”… nemmeno la sugna, il grasso più scadente, con la quale, oltre all'uso
culinario, si ungevano le ruote dei carri e ogni ingranaggio cigolante o
forzoso. Con la sugna gli uomini si facevano belli, ungendosi i baffi...
Grazie alla
consueta generosità del nostro Camerlengo, torna l’appuntamento con la
tradizionale cena interamente dedicata al Maiale, onorando una tradizione
secolare.
Menù: Rigatoni al
ragù, Grigliata Mista, Acqua e Vino
Info e
prenotazioni: Giulio 331 7768309 – Mauro – 331 4037509 – Serena 347 5380603
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