E'  stato di parola! Il nostro Lorenzo Alberti ha compiuto un’altra grande impresa.

Ormai ci ha abituati ai “fioretti” conseguenti alle vittorie in Giostra. Lo scorso anno, prima dell’edizione di Giugno, quella dedicata a Giovanni Paolo II, promise che si sarebbe recato in bicicletta a Roma e molti pensarono che, per uno abituato a correre a piedi, fosse un traguardo troppo ambizioso. Ma lui non si perse d’animo e con un po’ di allenamento, raggiunse la Capitale dopo circa 280 km ad una media di oltre 30 chilometri l’ora.
Per l’edizione di Settembre il suo voto fu quello di percorrere di corsa gli oltre 50 chilometri che separano Arezzo dall’Eremo di Camaldoli, sciogliendo la sua promessa di rendere grazie all’Ordine Camaldolense per la celebrazione dei 1000 anni dalla nascita, evento a cui era dedicata la lancia d’oro di quella edizione. La riuscita dell’impresa fu senz’altro molto dura ma di gran lunga più agevole della precedente per uno abituato a correre nelle lunghe distanze.

 Quando furono rese note le intitolazioni delle Lance di quest’anno, l’attenzione fu subito calamitata da quella di Giugno, con la dedica alla Fraternita dei Laici, ente aretino di cui si festeggiava il 750° dalla fondazione. Era difficile proporre un voto da sciogliere nell’eventualità di una vittoria; in primo luogo perché la cabala ci diceva che dopo aver effettuato uno storico “cappotto” l’anno precedente, era difficile poter prevedere una terza vittoria consecutiva; in secondo luogo perché non c’erano distanze da percorre o itinerari da inventarsi per raggiungere la sede della Fraternita che, ricordiamolo, è in Piazza Grande.

Lorenzo in quel momento s’inventò questa promessa: “..se vinciamo faccio 750 volte il giro della Piazza!”

Probabilmente allora non si rendeva perfettamente conto di quello che stava promettendo, perché il mattonato della Piazza misura circa 170 metri e percorrerlo per 750 volte porta ad un percorso di oltre 127 km. Poco importa se poi gli angoli sono stati tagliati per rendere più agevole la fluidità della corsa e quindi ne hanno ridotto la distanza, siamo comunque in presenza di un tracciato che metterebbe paura anche ai professionisti dell’endurance in considerazione del dislivello di Piazza Grande e soprattutto per la ripetitività del percorso.
Nonostante lo scetticismo della maggioranza dei Quartieristi, soprattutto di quelli che hanno una certa esperienza nel running, il nostro Alba ce l’ha fatta! Ha dimostrato ancora una volta che la sua forza di volontà non ha eguali. E’ riuscito a portare a compimento una prova che solo nell’enunciazione sembrava mostruosa ma che nella pratica, vedendo lo sviluppo della prova, è sembrata addirittura sovraumana.
A questo punto, vista la dedica della Giostra di Settembre a Giuseppe Verdi, i 288 chilometri che separano Arezzo da Roncole di Busseto (PR), sembrano uno scherzo da percorrere in bici!
A parte gli scherzi, grazie Lorenzo, hai dimostrato ancora una volta di avere un fisico da extraterrestre ed un cuore grande quanto …..un Bastione!

IL CONSIGLIO DIRETTIVO PSS
 

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