Anche per il 2013 ci siamo fatti la nostra grande scorpacciata di giostra. Tra gli alti e i bassi di alcuni periodi siamo riusciti anche quest'anno a portare la tanto ricercata lancia d'oro giù ai bastioni. Ci vorrebbero giorni per parlare delle emozioni che anche questa volta il nostro quartiere ha dimostrato di poter regalare a tutti i sostenitori. Il Presidente del Gruppo Giovanile ha voluto esprimere le proprie impressioni per condividerle con tutti i quartieristi. Le parole qui riassunte sono il riflesso di quello che il quartiere sta diventando con il passare del tempo e con l'aumento dell'impegno da parte di tutti.

"Un'altro anno di giostra se n'è andato. Penso sia inutile rifermarsi sui soliti punti: l'organizzazione, l'affiatamento, la forza del progetto e dei nostri nuovi fantini. Quest'anno è stato semplicemente una conferma del precedente, felici nel vedere che seppur il lavoro abbia ormai raggiunto livelli altissimi non si sia fermato, e non si sia accontentato mai dei risultati già eccellenti. Ripeto, fino ad essere noioso, che questo non avviene solo per i nostri Elia e Gianmaria, ma per tutta l'organizzazione di ogni singolo evento cui prende parte il quartiere. Settembre 2013 non ci ha regalato la vittoria in piazza, qualcuno dice per pochi millimetri, qualcun'altro dice per errori di valutazione. 

Credo che usciti dalla piazza le polemiche debbano svanire anche perché non ne siamo usciti proprio a mani vuote. Il "brocco", certo, ha preso la strada di S. Giusto, è vero, ed è anche vero che è quello che conta...la storia dei vincitori morali lasciamola a chi non sa perdere. Siamo però usciti dalla piazza con qualcosa di importante. La prima è la conferma di avere due giostratori temuti. Il tiro di settembre di Gianmaria ha dimostrato a tutti che le polemiche sul " fantino buono e il fantino fortunato" erano false. Certo un cinque sarebbe stata sicuramente una bella soddisfazione e una bella rivincita nei confronti di chi lo sottovalutava ma, sottovoce, anche chi prima pensava che non avesse il cinque, ammette che non escluderebbe di vederci uscire dalla piazza col "dieci". La seconda cosa che ci siamo portati via dalla piazza è la certezza di un quartiere vivo. Non da molto tempo sono al quartiere ma mai mi era capitato di scendere da piazza grande e sentire la gente applaudire già da San Michele pur non portando una lancia d'oro a casa. 

Mai avevo sentito dopo una sconfitta ancora la voglia di cantare a squarciagola per i propri fantini, come se fossimo ancora in piazza, come se ancora non avessimo perso o meglio come se avessimo vinto! Questa è la dimostrazione di un quartiere che è cresciuto e che vuole crescere. Di un quartiere che sa di aver fatto tutto il possibile ma vuole superarsi ancora ma soprattutto di un quartiere che si fida di ogni singolo socio. Dal consiglio direttivo che si fida ciecamente del gruppo giovanile nell'organizzazione degli eventi ad un gruppo giovanile che segue senza mai dubitare ogni direttiva che arriva dai consiglieri, dalla fiducia nel lavoro al campo fino al circolo per poi arrivare alla fiducia più grande che è quella che tutto il popolo giallo blu ripone in tutti i nostri cavalieri che duramente si allenano durante l'anno. Questo ci permette di affrontare l'anno nuovo con una forza nuova, con una voglia nuova di stupire su tutti i fronti come abbiamo fatto fin'ora. Con tanta voglia di lavorare tutti insieme, di mettere da parte la stanchezza e ripartire subito per lavorare alla prossima vittoria, come sempre...CON ANTICO ARDORE."

Luca Testa

Michele Giuseppi

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